Primo anno da record per il telescopio spaziale Webb

 Un primo anno di attività da record per il potentissimo telescopio spaziale James Webb: dai dettagli dell'atmosfera di pianeti esterni al Sistema Solare alle enigmatiche prime galassie nate a ridosso del Big Bang, iIl telescopio spaziale nato dalla collaborazione tra Nasa, Agenzia Spaziale Europea Agenzia spaziale canadese festeggia il suo primo anno di lavoro il 12 luglio ma, dicono gli esperti, "il meglio deve ancora arrivare".

"Quando sentii descrivere per la prima volta, circa 20 anni fa, le caratteristiche e le prestazioni che avrebbe dovuto avere il James Webb, mi era sembrata fantascienza, un progetto quasi impossibile.

Poi è andato tutto bene e ora il telescopio sta mantenendo le promesse", ha detto all'ANSA Michele Cantiello, ricercatore dell'Osservatorio Astronomico d'Abruzzo dell'Istituto Nazionale di Astrofisica.

Atteso per anni dalla comunità scientifica che studia l'universo, finalmente Webb è diventato realtà. Lanciato il 25 dicembre 2021 dal Centro spaziale europeo di Kourou (Guyana Francese) con un razzo europeo Ariane 5, il telescopio ha impiegato circa 6 mesi per raggiungere la sua destinazione finale, a circa un milione e mezzo di chilometri dalla Terra, aprire il suo enorme specchio modulare e completare i test su tutti gli strumenti. E' diventato operativo il 12 luglio 2022, quando ha inviato a Terra la sua prima straordinaria immagine di lontane galassie viste attraverso una lente gravitazionale. "Da allora sono arrivati moltissimi dati preziosi in quasi tutti i settori dell'astronomia, dallo studio dell'Universo vicino a quello più lontano", ha detto Cantiello. Impossibile mettere in ordine di importanza le scoperte che si sono accumulate in questi primi 12 mesi, così come sarebbe impossibile elencare le centinaia di articoli scientifici pubblicati soltanto sulla base dei primi dati.


Tra i risultati più importanti, è rimasta memorabile l'osservazione dell'atmosfera ricca di anidride carbonica di un pianeta esterno al Sistema Solare, a 700 anni luce dalla Terra. C'è stata poi la delusione riguardo a Trappist1- c, uno dei pianeti considerati più interessanti per la ricerca di vita aliena che sotto lo sguardo di Webb ha dimostrato di non avere atmosfera, o ancora la prima scoperta di acqua in una cometa vicina alla Terra, nella regione ricca di asteroidi che si trova tra Marte e Giove.

Probabilmente le scoperte più entusiasmanti sono state quelle sull'Universo primordiale, com'era pochi milioni di anni dopo il Big Bang: Webb ha osservato un numero di galassie decisamente superiore a quello previsto dalle simulazioni. Le prime galassie sembrano poi essere anche molto più luminose e compatte di quanto si pensasse.
     "Webb ha già in parte rivoluzionato le nostre conoscenze, ma il meglio deve ancora venire", ha aggiunto Cantiello. "Sono tanti - ha aggiunto - i dati ancora da analizzare e molte le osservazioni pianificate. Presto potranno arrivare anche importanti novità anche sulla costante di Hubble, ossia sulle discrepanze identificate finora sul tasso di espansione dell'universo".

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